Le nonne romagnole hanno tramandato negli anni una conoscenza pressoché esatta delle erbe, oltre all’utilizzo che se ne può fare in cucina.
Ed è così che, ancora oggi, possiamo trovare sulle nostre tavole dei piatti a base di erbe di campagna come gli“stridoli” (il nome deriva dallo stridore che fanno allo sfregamento).
E’ un’erba dalle foglie tenere, leggermente carnose e dal sapore che ricorda l’asparago e lo spinacio o i piselli appena colti.
In primavera genera un fiore a palloncino che, schiacciato, emette il suono di un leggero scoppio: da qui un altro nome popolare, “schioppetini”.
Gli stridoli crescono in tutt’Italia e per questo sono conosciuti con tanti nomi diversi. Nella cucina romagnola li si utilizzano per condire la pasta, per le frittate o per le misticanze.
All’Osteria del Fabbrolo proponiamo le “Tagliatelle agli stridoli” un classico molto apprezzato.
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